Radici, Italea Toscana dona alla comunità della Garfagnana un’opera d’arte di Davide Sgambaro

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L’opera è stata installata sul campanile della chiesa di San Martino a Treppignana e rientra in un progetto curato da Toast Project e promosso dalla stessa Italea Toscana nell’ambito del PNRR “Turismo delle Radici”

Data:

01 Marzo 2025

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Una tecnologica e avanguardistica opera d’arte per ricordare l’emigrazione garfagnina attraverso un’invisibile connessione, tra passato e presente, con le comunità all’estero.

Ieri (venerdì 28 febbraio) la Cooperativa Italea Toscana ha donato alle comunità di Fosciandora e della Garfagnana un’installazione luminosa dell’artista padovano Davide Sgambaro allestita sul campanile della chiesa di San Martino a Treppignana. Si tratta della prima installazione di questo tipo dell’artista in Toscana, la seconda in Italia.

Il progetto è a cura di Toast Project, organizzazione e centro sperimentale di produzione culturale con sede a Firenze, e promosso dalla stessa Italea Toscana nell’ambito del progetto PNRR “Turismo delle Radici” del Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con il Comune di Fosciandora e l’Unione Comuni Garfagnana.

Questa donazione arriva a conclusione di un percorso di collaborazione, nell’Anno delle Radici italiane nel mondo 2024, che ha visto cinque Comuni del territorio – Fosciandora, Fabbriche di Vergemoli, San Romano in Garfagnana, Villa Collemandina e Castiglione di Garfagnana – fare rete ed animarsi con un calendario unico di eventi estivi, denominato “Garfagnana Radici, Identità e Memoria”, coordinato dall’Unione Comuni Garfagnana. Un progetto nato da un bando ministeriale, all’interno del programma di promozione del turismo delle radici Italea – lanciato dallo stesso Ministero nell’ambito del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU -, che ha contribuito, nel Comune di Fosciandora, a rilanciare la Festa dell’Emigrante interrotta nel 2010.

L’opera di Davide Sgambaro fa parte di una serie curata dall’artista, “Hey there you, looking for a brighter season“, e sarà visibile solo una volta al giorno attraverso luci stroboscopiche che trasmettono messaggi in alfabeto Morse. Ogni sera, per pochi minuti, la luce diventerà segno e linguaggio. Poco prima del sonno, una frase scelta dall’artista insieme alla popolazione, evocherà il legame tra chi è rimasto e chi è partito, tra ciò che è stato e ciò che vorremmo tornasse.

Un augurio rivolto al domani, al dopodomani e a chi verrà. “L’opera – dichiara l’artista Davide Sgambaroparla del rapporto che una comunità ha con il proprio desiderio collettivo. Comunità presente, che vive il paese, ma anche comunità assente. Penso al cielo notturno, alla dimensione del riposo e del sogno, e immagino che una volta al giorno, forse mentre nessuno vede, venga lanciato un messaggio al cielo. Un segreto da svelare, da leggere a occhi chiusi. Come in una festa che illumina la notte e in un’assenza che lascia spazio al silenzio, l’opera si muove tra la presenza e la mancanza, tra il clamore e l’attesa. Il suo segnale è una traccia effimera, che affiora e scompare, come un desiderio”.

Invitati a immaginare un’opera per la Garfagnana sul tema dell’immigrazione – afferma Toast Project –, abbiamo scelto di lavorare sulla distanza. L’opera di Sgambaro a Fosciandora si rivela solo per pochi minuti al giorno, trasformando l’attesa in meraviglia e l’osservazione in scoperta. Il suo messaggio, emesso in codice Morse attraverso una luce stroboscopica, invita all’ascolto attento. Utilizzando un campanile, l’opera intreccia il battito del tempo quotidiano con una voce che supera i confini. Il messaggio emesso diventa il respiro della Garfagnana, che dal proprio territorio si rivolge al cielo di tutti, cercando connessioni invisibili. Come i legami che resistono alla lontananza, anche questa opera chiede impegno e cura per essere letta e coltivata”.

La Garfagnana ci ha insegnato moltissimo – spiega Anna Duchini, Project Manager di Italea Toscana – su cosa significa accogliere il turista della radici: questo dono è il nostro modo per creare un legame di gratitudine. Grati al Comune di Fosciandora che narra ed accoglie quest’opera d’arte simbolo di tutta l’emigrazione Toscana”.

Il territorio della Garfagnana – sono le parole di Mariangela Dalfovo, Coordinatrice Regionale Toscana e Liguria Italea Progetto PNRR “Turismo delle radici” – è profondamente legato alla storia dell’emigrazione toscana, e questo dono rappresenta un simbolo di luce che unisce passato, presente e futuro. In qualità di Coordinatrice Regionale del progetto Turismo delle Radici del MAECI, sono particolarmente lieta di partecipare ed esprimo il mio pieno sostegno a questa iniziativa di Italea Toscana, realizzata per e con il territorio. Un’iniziativa che rafforza il legame tra le comunità locali e quelle sparse nel mondo, suggellando un percorso di memoria, identità e nuove prospettive”.

Ringraziamo Italea Toscana, Toast Project e l’artista – dice il Sindaco del Comune di Fosciandora Moreno Lunardiper aver installato sul nostro territorio comunale, da sempre sensibile al tema dell’emigrazione, questa importante ed evocativa opera che lega idealmente il nostro passato con il presente, e lo fa in chiave originale con gli strumenti che la tecnologia offre. L’augurio è che questa iniziativa possa dare ulteriore nuova spinta per portare avanti il tradizionale appuntamento con la Festa dell’Emigrante che, proprio quest’anno, è ritornata grazie al progetto “Garfagnana Radici Identità e Memoria”.

Il nostro territorio – conclude la Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Marianisi arricchisce, grazie a questa preziosa donazione, di un ulteriore segno tangibile di vicinanza alle comunità garfagnine all’estero che mantengono ancora vivo il rapporto con i propri paesi di origine. L’installazione arriva a conclusione del successo estivo del calendario unico di eventi, coordinato territorialmente dall’Ente, che ha sensibilizzato le comunità locali sul tema dell’emigrazione e creato un’offerta turistica sul territorio mirata ai viaggiatori delle radici con lo scopo di approfondire e valorizzare il legame tra chi è partito e chi abita nei nostri paesi. Essa si inserisce a pieno titolo e dà continuità alle attività del progetto “ParcoAppennino nel Mondo” che, da ormai 17 anni, collega le popolazioni della Garfagnana e dell’Appennino con le comunità di emigrati e discendenti nel mondo”.
   

Ultimo aggiornamento: 01/03/2025, 15:38

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