Una presenza di ungulati massiccia che necessita l’adozione di urgenti provvedimenti per contrastare, da una parte, i danni causati al mondo dell’agricoltura e dei privati cittadini e, dall’altra, per rallentare l’avanzamento della malattia virale che sta colpendo suini domestici e cinghiali in zone vicine alla nostra Provincia.
I Sindaci dell’Unione Comuni Garfagnana raccolgono le richieste di aiuto sempre più frequenti che arrivano dai cittadini ed esprimono forte preoccupazione per la crescita esponenziale di questi esemplari sul territorio anche in relazione all’ultima comunicazione dell’Azienda Asl Toscana Nord-Ovest in merito all’andamento e agli adempimenti necessari per frenare la diffusione della Peste Suina Africana.
Giovedì 18 settembre, presso la Provincia di Lucca, si è tenuta infatti una riunione coordinata dal Dott. Stefano Giurlani, Responsabile dell’Unità Funzionale Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria Zona Valle del Serchio, alla presenza dei Responsabili Regionali Dott. Marco Ferretti e Dott. Alessio Capecci e del Presidente dell’Atc Pietro Onesti, che ha aggiornato le autorità sugli sviluppi di questo virus, innocuo per l’uomo, ma che sta causando alta mortalità tra gli animali e significativi danni socio-economici.
I cinghiali sono il principale serbatoio e vettore del virus, che viene diffuso attraverso il contatto diretto con animali infetti o l’ingestione di carcasse e prodotti contaminati. La malattia si diffonde rapidamente negli habitat boschivi dei cinghiali, richiedendo il controllo della popolazione selvatica e la segnalazione di carcasse per limitare il contagio. Le ordinanze emesse dal Commissario Nazionale Giovanni Filippini prevedono modalità di depopolamento dei cinghiali molto specifiche che richiedono una differente organizzazione dei gruppi di cacciatori rispetto al modo tradizionale nelle aree di restrizione 1.
Le cautele sanitarie comportano investimenti e collaborazione tra le squadre del territorio ed anche la messa a punto di luoghi e strutture per la custodia degli animali cacciati. Fondamentale diventa la rapidità dell’avvio della caccia per salvaguardare i nostri paesi dall’invasione di animali e cercare di ridurre il rischio sanitario.
“Comprendiamo la forte preoccupazione degli agricoltori – afferma la Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani a nome di tutti i Sindaci dell’Ente – e richiediamo, a gran voce, provvedimenti a contrasto dell’espansione di questo fenomeno che rischia di minacciare la sostenibilità ambientale e faunistica, colpendo tutti coloro che coltivano e rappresentano un presidio per la tenuta del territorio. Come Unione abbiamo garantito collaborazione al mondo venatorio e ai Comuni della Garfagnana. Siamo pronti a fare la nostra parte per individuare soluzioni concertate e condivise”.