Dal Medioevo al secondo dopoguerra, il viaggio appassionante di un’insegnante che ha la sana pretesa di avvicinare gli alunni al sapere partendo proprio dalle vicende del territorio a loro più prossimo.
Sabato 25 ottobre alle ore 17, presso la sede dell’Unione Comuni Garfagnana, verrà presentato il volume “Storia Creativa. Insegnare imparando in Garfagnana” scritto da Lucia Giovannetti e pubblicato nella sezione “Radici” della collana editoriale dell’Ente Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana.
Un libro che coglie in pieno lo spirito di insegnamento che deve animare il processo didattico: a partire dagli imprescindibili fondamenti metodologici della ricerca, si addentra nel vivo delle questioni storiche declinando sul territorio, ovvero nella realtà più tangibile e a noi più vicina, i grandi avvenimenti riportati nei manuali scolastici. Dal generale al particolare, un procedimento che vuole avvicinare la storia ai ragazzi mostrando loro, nel concreto, i segni visibili di un sapere nozionistico che rischia, altrimenti, di rimanere astratto e lontano.
Alla presentazione interverranno, oltre all’autrice, la Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani e Rossano Pazzagli, Professore di Storia del territorio e dell’ambiente presso l’Università del Molise e Direttore della Scuola di Paesaggio “Emilio Sereni” dell’Istituto Alcide Cervi. Modera Martina Moriconi, Responsabile della Banca dell’Identità e della Memoria della Garfagnana.
“Il libro di Lucia Giovannetti – dichiara la Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani – rappresenta un prezioso tassello che va ad aggiungersi all’archivio della collana che, con i suoi oltre 100 titoli pubblicati, si pone come un punto di riferimento per chi vuole conoscere e approfondire la nostra terra. Studiare la storia locale è un esercizio per stimolare una conoscenza più approfondita di noi stessi, del nostro paesaggio e del tempo nel quale viviamo. In questo senso, un ruolo fondamentale lo hanno coloro che si occupano di trasmettere e divulgare il sapere alle nuove generazioni”.